Sedia Design

Uno stile seduttivo, capace di misurarsi con la tradizione e lacontemporaneità in un gioco calibrato di rimandi tra atmosfere rétro e le tendenze più attuali
dell’interior design.
Creazioni è un marchio in continua evoluzione.
Se le prime linee d’arredo giocavano sul contrasto acceso di forme, stili e colori, oggi l’azienda propone un articolato progetto d’interni in grado di creare ambientazioni avvolgenti e personalizzate dove l’eclettismo formale, che continua ad essere la cifra stilistica del marchio, è ammorbidito da un intrigante understatement.
E dove i contrasti netti lasciano spazio ad accostamenti discreti senza
rinunciare alla creatività di soluzioni mai scontate, mai ingessate in
rigide classificazioni del gusto.
Una filosofia dell’abitare in grado di dar vita a un mood sofisticato e
leggero fatto di cura sartoriale dei dettagli, design studiato, materiali
pregiati, lavorazioni esclusive, suggestioni vintage opportunamente
rilette in chiave contemporanea.


fonti:

http://www.internipreziosi.it/schede/sedia_design_creazioni_valeria_tessuto_fumetti/index.htm

Il design parla a fumetti: Corto Maltese per Capo d’Opera e Valentina per Schuster

Perché accontentarsi che il fumettorimanga “semplicemente” relegato alla dimensione cartacea e non desiderare che possa animarsi – senza per questo perdere forza ed efficacia – su altri supporti fino a diventare prezioso oggetto di design con una reale funzionalità e, soprattutto, una propria personalità? Devono aver pensato questo i designer Manuela Pelizzon eSilvano Pierdonà, che hanno ideato per il marchio Capo d’Opera(www.capodopera.it), la collezione“Corto Maltese”, nella texture “San Marco”, ispirata alle avventure veneziane di Corto disegnate negli anni ’70 dal grande Hugo Pratt: contenitori, armadi e librerie, come pagine bianche tutte da riempire, diventano spazi da esplorare che svelano immagini, storie e testi originali.
All’insegna del made in Italy e celebrante un’icona sexy del fumetto, Valentina, originata dalla matita di Guido Crepax, la collezione dei designer Andrea Radice & Folco Orlandini – realizzata in collaborazione con la famiglia Crepax – per l’azienda brasiliana Schuster. La “Linea Valentina”, presentata in anteprima alla manifestazione “Rio Comicon 2011″ nell’ottobre 2011, ha ricevuto in questo mese la sua presentazione ufficiale ed è finalmente in vendita. La collezione, che esalta l’originalità grafica del fumetto di Crepax, accresce il potere espressivo delle tavole, giocando con la sensualità della protagonista e amplificandone la forza dell’inquadratura e del dettaglio.

fonti:

http://www.espoarte.net/design/il-design-parla-a-fumetti-corto-maltese-e-sexy-valentina-per-capo-dopera/

Roy Lichtenstein

Roy Lichtenstein (1923-97) è un artista la cui immagine si lega indissolubilmente ai fumetti. Tra gli artisti della Pop Art è quello che più riesce a creare una cifra stilistica inconfondibile, restandovi fedele fino all’ultima produzione.

Esponente della tipica famiglia medio-borghese americana, la vita di Lichtenstein si svolge in maniera tranquilla, senza le eccentricità o i protagonismi di artisti quali Andy Warhol. Nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, viene chiamato alle armi. Qui ha il primo incontro con il mondo militare, che spesso sarà di ispirazione alla sua prima produzione artistica, e con i fumetti ispirati alla guerra. Pare, infatti, che un suo superiore gli chiese di riprodurre ingrandendoli vignette tratte da fumetti di guerra. Da qui nacque forse l’idea stilistica della sua arte, anche se Lichtenstein cominciò a produrre in questo stile solo agli inizi degli anni Sessanta.

Nel 1962, con una personale tenuta a New York presso il famoso gallerista Leo Castelli, inizia l’ascesa di Lichtenstein. Siamo negli anni in cui il fenomeno del consumismo e della cultura Pop esplode a livelli mondiali. Il clima di serena fiducia nel presente e nel futuro si contrappongono nettamente al pessimismo precedente di matrice esistenzialista, e le immagini di fumetti ingranditi proposte da Lichtenstein sembrano rispecchiare in pieno l’esigenza di circondarsi di immagini nuove, oggettive e prive di angosce esistenziali.

È un modo nuovo di contaminare l’Arte, con la «a» maiuscola, con stili presi dalla cultura "bassa". In realtà, la grande tenuta formale dei quadri realizzati da Lichtenstein, rendono le sue immagini mai banali. Sono fumetti, è vero, ma realizzati con la visione propria dell’artista. Nel corso degli anni, la formula stilistica di Lichtenstein non cambia, ma inizia un confronto sempre più serrato con l’arte del recente passato dagli esiti decisamente originali. Egli, sempre realizzando immagini come fossero fumetti, rivisita tutti gli artisti principali e gli stili sorti nel corso del Novecento, dal cubismo al futurismo, dall’espressionismo all’action painting. La contaminazione tra pittura e fumetti crea un dialogo originale che, negli ultimi anni, coinvolge anche la scultura.

La sua arte, prodotta fino alla metà degli anni Novanta, rimane come una delle espressioni più originali della cultura americana del secondo dopoguerra.

fonti:

http://www.francescomorante.it/pag_3/316b.htm

Mondrian Style

Chi non ha mai fatto caso a questa geometria si faccia avanti! L'autore di questo tratto è Piet Mondrian, considerato il padre del design pubblicitario per l’enorme diffusione del suo stile a griglia come struttura base per il design grafico. 

Ma poco ebbe a che fare con il commerciale l’artista di origini olandesi. 

Se le sue opere più conosciute, infatti, possono sembrare estremamente semplici da dipingere, non è affatto così.

Le sue opere più conosciute rappresentano l’acmé di un viaggio concettuale nell’arte moderna.

Imitati e banalizzati, i quadri non rappresentativi di Mondrian consistono in forme rettangolari di rosso, giallo, blu o nero, all’apparenza di stesura uniforme o piatta.

L’uniformità, però, è ottenuta attraverso macchie di colore. Queste opere sono il risultato di un percorso stilistico durato trent’anni.

fonti:

http://www.100casa.it/index.php?/archives/2201-Mondrian-neoplasticismo-e-design.html

https://www.google.it/search?hl=it&q=mondrian+style&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_qf.&bpcl=36601534&biw=1366&bih=667&um=1&ie=UTF-8&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi&ei=v22QUPP-GvL04QSllIHgBw

Sculture di fogli di giornale

“La mia arte si ispira alla morte della parola stampata“, ha dichiarato l’artista Nick Geogiou, autore di incredibili sculture di fogli di giornale. L’ispirazione viene dall’America del Sud-Ovest e in particolare da Tucson, dove l’artista ha vissuto e lavorato per due anni.

fonti:

http://styleblog.girlpower.it/arte-e-design/sculture-di-fogli-di-giornale/

Un design biodegradabile

Un Design Biodegradabile? Sì, ovvero oggetti che decomponendosi possono tranquillamente essere assorbiti dall'ecosistema. Un oggetto è biodegradabile se esistono batteri che possono attaccarlo, stimolando il processo di decomposizione ed estraendo da esso gli enzimi necessari allo scopo. Attualmente si sta cercando sempre più di sostituire la plastica con materiali biodegradabili. Ecco alcuni esempi di designer che si stanno proponendo in questo ambito.

Questi recipienti insoliti sono stati creati dalla designer olandese Geke Wouters, che ha avuto l'idea di utilizzare delle verdure essiccate per realizzare piatti, ciotole e bicchieri. Le verdure una volta essiccate sono pressate per essere convertite in strati sottili che la designer modellerà creando vari oggetti. Essendo puramente naturali hanno però l'inconveniente di deteriorarsi, non per questo però non si possono utilizzare al posto di tanti piatti e bicchieri di carta non riciclabili.

Le Borse Kusha dell'azienda Kanazu Sen-i sono state realizzate con materiali vegetali, e quindi completamente biodegradabili, come fibre di mais e fili di cotone naturale. Possono essere stropicciate ed accartocciate per essere riposte anche in armadi con poco spazio.

Il set "Aperitivo Bio" di Pandora design è stato creato con Mater-Bi, un composto ricavato dal mais. Completamente biodegradabile, e con una realizzazione artigianale, il set è composto da 4 bicchieri Sunglass, forchettine Moscardino, piattini Tapas e stuzzicadenti 2Spin. I designer Daniel Fintzi, Matteo Ragni e Giulio Iacchetti ne sono stati gli ideatori nell'ambito dell'iniziativa che Yooxygen ha indetto nel 2009 durante l'Earth Day.

Persino i cellulari possono essere biodegradabili, ci ha pensato la Samsung, con "Reclam", realizzato con bio-plastiche e materiali riciclati, ottenuti dai polimeri del mais. Anche il packaging è biodegradabile, fatto con cartone riciclato ed inchiostri a base di soia.

Originali e biodegradabili sono anche questi piatti e stoviglie del designer giapponese Nobuhiko Arika, del tutto commestibili perché fatti con un impasto di biscotti. Un'idea appetibile con un solo inconveniente, il fatto che non si possono utilizzare con zuppe e brodi caldi.

Il set da party della designer Wasara, è un set elegante e leggero che può sostituire i classici piatti di plastica. Realizzati in polpa di canna da zucchero e bambù sono assolutamente biodegradabili.

Ed infine il cestino di carta Fabriano. Un concetto semplicissimo ma efficace, il cestino di carta contiene anche la carta da buttar via. In questa maniera il cestino diventa un saccheto da gettar via, riciclandolo con la carta stessa al suo interno.

Sono in tanti i designer che negli ultimi anni stanno proponendo sempre più oggetti fatti con materiali biodegradabili, e sempre più si stanno studiando gli scarti di fibre vegetali per ridurre l'impatto dell'inquinamento sull'ecosistema e sostituire i materiali classici con materiali eco-friendly. Tutto ciò ha un solo svantaggio: i prezzi di produzione. La maggior parte di questi oggetti ha per il momento un costo notevole, ci auguriamo quindi una maggiore sensibilizzazione da parte delle aziende per la produzione di queste materie prime.


fonti:
http://architetturatakeaway.blogspot.it/2010/10/un-design-biodegradabile.html

Il design della buccia d’arancia

Il giovane designer Ori Sonnenschein, neolaureato alla Bezalel Academy of Art and Design, ama sperimentare con oggetti di uso quotidiano e una delle sue ultime e sorprendenti creazioni è una linea di oggetti dal titolo Solskin Peels. Se in danese la parola solskin significa ‘sole’, il risultato è un design fatto di bucce d’arancia essiccate, biodegradabile, a km zero, economico e resistente all’acqua.

Tazze, piatti, cucchiai e vasi hanno così una consistenza morbida ed emanano un aspro e sempre intenso odore di agrumi…


fonti:

http://easyecolamp.it/easyecolamp/?p=6735